domenica 23 dicembre 2012

Diario di una domenica pigra e gelida (parte 2)

Torniamo alle belle cose che ci ha riservato questa giornata. Stasera, sulla via di casa dopo un pranzo veloce da KFC (lo ammetto! Che cosa orrenda! Ma con questo freddo tutti i nostri amici in mezzo alla via si erano dileguati) siamo passati davanti a un negozio di tè vicinissimo alla fermata del nostro autobus. Non ci avevo mai prestato grande attenzione, ma probabilmente col favore del buio la vetrina mi è balzata subito agli occhi e mi sono fermata ad osservare piena di ammirazione tutta la serie di teiere e oggettini esposti fatti con la terra di Yixing. E mi sono innamorata di una cosa in particolare: un piccolo maialino di terra Yixing blu che doveva assolutamente essere mio! Così abbiamo varcato la soglia e la proprietaria ci ha lasciato girare per il negozio senza troppo pressing, anche se qualche domanda alla fine è scattata e tra una cosa e l’altra mi sono ritrovata a farle tante domande sui tè cinesi e sulle varietà di Pu’er esposti. Infine ci ha fatti sedere, offrendoci la varietà di Pu’er di cui stavamo parlando ed era una bellezza vederla destreggiarsi con acqua calda, tè e teiere. I negozi italiani di tè se la sognano questa atmosfera, qui sembra tutto molto più spontaneo e normale, e la parola d’ordine è l’accoglienza… in effetti la signora era davvero gentile e disponibile a parlarmi in modo un po’ più semplice per assicurarsi che capissi tutto. In Italia mi era già successo di assaggiare un Pu’er ma in tutta sincerità non mi era piaciuto e questa sera ho capito il perchè. La preparazione di questo tè richiede due lavaggi delle foglie, l’infusione deve durare 5 secondi e si può ripetere fino a 10 volte! E ovvio che sbagliando i tempi il risultato cambi notevolmente. Fatto sta che mi è piaciuto parecchio e ho finito per comprarmene cinque mono porzioni, insieme al maialino di Yixing chiaramente! Che poi durante la preparazione del tè non se n’è stato in disparte, anzi, notavo che ad ogni lavaggio delle foglie del Pu’er l’acqua gli veniva versata sopra e tra me e me pensavo “perchè?”. Ed ecco spiegato l’arcano: quel maialino è un 茶宠 [cha chong, letteralmente animaletto del tè]. E’ un porta fortuna e ad ogni ogni preparazione del tè l’acqua ci viene versata sopra per rendere la sua superificie ancora più bella. Questa storia mi è piaciuta tantissimo! Non ho foto da mostrarvi perchè tè e maialino sono già finiti impacchettati sotto il nostro mini alberello di Natale… ma rimedierò presto :)

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